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calice

 

 

OASI  MARIANA  BETANIA – VIA COLLE PIZZUTO – ALVITO (FR)

 

SCUOLA DI PREGHIERA --- 3a Domenica del tempo ordinario - Anno A

………………………….…… Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito

                 Adorazione  - giovedì 24 gennaio 2008

 

*** Canto di esposizione e invocazione di adorazione

 

Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento.                                                    Tutti: II Santissimo e Divinissimo Sacramento.                  gloria….

 

Con Maria……..

 

Sac:

 

.: Siamo alla terza settimana del tempo ordinario. Il cammino liturgico accompagna la nostra preghiera, ma anche la nostra vita di ogni giorno rendendoci capaci di credere e sperare, certi di una presenza, quella di Gesù in mezzo a noi, che è garantita dalla sua stessa Parola e dal dono dei Sacramenti. Maria rimane, se lo volgiamo, la nostra migliore compagna di viaggio per una vita vissuta nella fedeltà a Dio e nella comunione con lui anche nei momenti più intimi e nascosti. Sentiamola vicino in questa preghiera di ascolto e di adorazione.

 

Tutti:

Guardando te, Maria, osservando e seguendo il tuo silenzio,
la nostra mente e il nostro cuore si concentrano sul mistero
e si fermano, come ali di angeli che non fanno rumore,
nella contemplazione serena di un amore senza limiti,
che ha avuto appena il tempo di nascere e già si è fatto dono,
non ha ancora fatto il passaggio attraverso la morte
e già, come anticipandolo, si offre come cibo e pane di vita.
Questo tuo Figlio che si lascia esporre dalla tua premura amorosa
alla contemplazione dei pastori e all’adorazione dei Magi
diventa oggi per noi il mistero più grande,
carico di una muta comunicazione di amore semplice ed umile che chiede risposta e ricco di una misericordia infinita
che lo fa offrire al Padre celeste per strappare il perdono per tutti
facendosi risposta obbediente e totale,
capace di cancellare il no del peccato di tutta la storia umana.
Questo tuo Figlio noi ora adoriamo umilmente
col cuore contrito e umiliato
e con la gratitudine che scaturisce dal saperci pienamente e infinitamente amati
e dal crederti al nostro fianco con il tuo sostegno e premura di Madre.
Concedici tu, o Maria, il raccoglimento che merita il mistero
L’accoglienza che esige la Parola
e quell’adorazione di cui non siamo capaci,
ma che tu puoi insegnarci e ottenerci dal dono dello Spirito.

 

 

Sac: Madre di Gesù e madre nostra

Tutti: Guidaci a Cristo Via al Padre, Vita, Verità e salvezza di ogni uomo.

 

***Invocazione e canto allo Spirito

Per Gesù              Parola del Padre - Invito all’ascolto.

Guida: Gesù è parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano”. (Lc 11, 28).

T: E noi gli diciamo:“Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”.    (1 Sam  3, 10).

 

 

 

 

 

 

Il sacerdote legge la Lettura biblica . (Mt 4, 12-23)

 

ASCOLTA  LA  PAROLA

 

     

Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato,  si ritirò nella Galilea,  lasciòNàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao,  sulla riva del mare,  nel territorio di Zàbulon e di Nèftali,  perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,  sulla via del mare,  oltre il Giordano,  Galilea delle genti!  Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce,  per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta».  Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi,  perché il regno dei cieli è vicino».  Mentre camminava lungo il mare di Galilea,  vide due fratelli,  Simone,  chiamato Pietro,  e  Andrea suo fratello,  che gettavano le reti in mare;  erano infatti pescatori.  E disse loro: «Venite dietro a me,  vi farò pescatori di uomini».  Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.  Andando oltre,  vide altri due fratelli,  Giacomo,  figlio di Zebedèo,  e Giovanni suo fratello,  che nella barca,  insieme a Zebedeo loro padre,   riparavano le loro reti,  e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.  Gesù percorreva tutta la Galilea,  insegnando nelle loro sinagoghe,  annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

 

 

T:“Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119, 105)

 

 

 *** Meditazione.

 

 

 

1L - “Gesù si ritirò in Galilea…”

Gesù inizia la sua attività missionaria, il suo ministero dalla Galilea, una regione considerata poco evoluta e di pochissimo peso nella vita di Israele. E lui inizia proprio dagli abitanti di questa terra, si mette dalla parte degli ultimi: è la sua logica! Se vogliamo seguirlo, non  dobbiamo cercare situazioni di comodo, ma situazioni di servizio per donare di più e amare di più.

 

2L - “Convertitevi perché il Regno dei cieli è vicino”

Gesù invita a mettere in discussione se stessi, a cambiare radicalmente mentalità, a buttar via le speranze ingannevoli e a cercare la Speranza che non inganna! La nostra vita è costellata di prove, sconfitte, delusioni, ma è proprio quando va in frantumi un progetto umano che Dio trova il suo spazio migliore: cadute le sicurezze umane, è l’ora della sicurezza di Dio. Gesù non annuncia cose lontane, vaghe, su cui intavolare una riflessione teorica, la prossimità del Regno non è tanto una questione temporale, la prossimità del Regno ci indica piuttosto che il “vicino” è il nostro prossimo. Non dobbiamo cioè cercare molto lontano da noi: il Regno è vicino alle nostre fatiche, nelle nostre giornate, nelle nostre case, nei nostri luoghi di lavoro e di svago, un annuncio di salvezza calato sulle cose che ci succedono intorno, che ci interpellano e che richiedono una nostra capacità di azione. Per accogliere il Regno occorre un cuore riconciliato che sappia riconoscerlo.

 

1L - “Seguitemi …”

Gesù chiama a seguirlo, e la chiamata è per tutti. La vocazione comporta sempre un disegno d’amore da parte di Dio, indica una missione da compiere (vi farò pescatori di uomini) e una forma di vita corrispondente e attende una risposta libera e fiduciosa da parte dell’uomo (…e subito lasciata la barca e il padre lo seguirono). Cristo chiama uomini poveri e fragili perché vuole coinvolgerci nell’opera di salvezza. Monsignor Comastri dice che spesso noi sembriamo “consumatori di culto” invece di essere persone vive che hanno sentito una chiamata. Dio ci dona la luce. Noi siamo dunque chiamati a illuminare. Il dono della salvezza ci fa salvatori con il Salvatore. L’apostolato cristiano non è una gara a chi fa di più, ma è soprattutto una vita nuova: la vita della carità.

 

2L – “Gesù andava attorno, insegnando … predicando … e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. “

Gesù, dice Cantalamessa, opera miracoli per compassione, perché ama la gente e si impietosisce a volte fino alle lacrime nel vedere la sofferenza. Opera miracoli anche per aiutare la gente a riconoscere che il Regno di Dio è venuto tra loro, cioè per aiutarli a credere. Opera miracoli infine per annunciare che Dio è il dio della vita e che alla fine insieme con la morte, anche la malattia sarà vinta e non ci sarà più né lutto né pianto. La potenza di Dio non si manifesta solo eliminando il male, guarendo fisicamente, ma anche dando la  capacità, talvolta perfino la gioia, di portare la propria croce con Cristo. “Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio ( Rm 8,28)

 

 

            ***Canto…….Silenzio, meditazione

 

 

         
        • Noi siamo collaboratori di Cristo: abbiamo coscienza di questa responsabilità?
        • Convertitevi” vale anche per noi perché “il paganesimo non finisce mai di morire in noi e il cristianesimo non finisce mai di nascere”(Giovanni XXIII)
        • La chiamata del Signore a seguirlo è per tutti, anche se si esplica in forme diverse: ma sono i miei orecchi attenti alla voce della sua chiamata? E il mio cuore?
         
                


       

      *** La Parola si fa preghiera.

       

      Al Padre      - meta ultima della nostra vita.

      Prova a trasformare quanto hai meditato, in preghiera al Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo per averti chiamato alla vita.

      Proponi la tua preghiera ad alta voce condividendola con i fratelli e sorelle.

       

      Le intenzioni saranno intercalate dalla seguente invocazione:

       

      Il Signore è mia luce e mia salvezza

       

       

       

       

      Preghiera

      Nessuno può più considerarsi
      un estraneo, un lontano, tanto distante da non poter essere
      raggiunto dalla tua luce, dalla Buona Novella.
      No, Gesù, tu sei venuto veramente per tutti:
      in qualunque condizione si trovino a vivere,
      per quanto abbiano insudiciato il corpo e l’anima,
      quale che sia stato il loro peccato
      e per quanti pesi si portino ora sulla coscienza,
      essi, uomini e donne, sono i destinatari della tua missione.
      Basta volgersi verso di te, basta accogliere la tua offerta
      di misericordia e di salvezza.
      Perché tu non hai l’intenzione di creare una cerchia di eletti,
      e non esigi come requisito una fedina immacolata,
      né ti limiti a rivolgerti a chi per consuetudine o per tradizione
      ha dimestichezza con Dio.
      Tu vuoi raggiungere tutti e, per farlo, non esiti
      a strapparci al nostro lavoro,
      alle nostre case e ai nostri affetti,
      per farci diventare pescatori di uomini,
      solleciti per la sorte dei fratelli.

      (ROBERTO LAURITA)

       

       

       

       

       

                      *** Canto per la Benedizione eucaristica .  Tantum ergo

      Adoriamo dunque prostrati

      un sì grande mistero

      e l’antica legge ceda

      al nuovo rito.

      La fede offra soccorso

      alla insufficienza dei sensi.

       

      Al padre e al Figlio

      siano lode e giubilo,

      salute, onore e potenza

      e benedizione,

      uguale glorificazione sia a Colui (lo Spirito Santo)

      che procede da entrambi.  Amen

       

       
      Tantum ergo Sacramentum

      veneremur cernui (si china il capo)

      et antiquum documentum

      novo cedat ritui:

      praestet fides supplementum

      sensuum defectui.

       
      Genitori Genitoque (si china il capo)

      laus et jubilatio,

      salus honor, virtus quoque

      sit et benedictio;

      Procedenti ab utroque 

      Compar sit laudatio. Amen.   

       

       

      Sac: Preghiera                                                        (solo il sacerdote in piedi)

       

      Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell'Eucaristia ci  hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i  benefici   della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

      T –Amen.

       

       

      ***Dopo la benedizione:

       

      Tutti: Dio sia benedetto…

       

      *** Canto per la comunione.