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calice

 

 

OASI  MARIANA  BETANIA – VIA COLLE PIZZUTO – ALVITO (FR)

 

SCUOLA DI PREGHIERA --- XXIX Domenica del tempo ordinario - Anno A

………………………….…… Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito

                 Adorazione  - giovedì 16 ottobre 2008

 

*** Canto di esposizione e invocazione di adorazione

 

Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento.                                                    Tutti: II Santissimo e Divinissimo Sacramento.                  gloria….

 

Con Maria……..

 

Sac: Fratelli e sorelle, ci ritroviamo uniti dallo Spirito Santo per adorare Gesù sotto lo sguardo materno Maria.
Ci sia accanto Lei, Donna del popolo, mentre facciamo esperienza dell’Amore di Dio; ci aiuti con la sua materna intercessione a seguire in ogni giorno della nostra vita il Figlio suo, Gesù Salvatore.

 

 

 

 

Tutti:

 

Santa Maria, donna del popolo,
          oggi più che mai abbiamo bisogno di te…
          …Dacci, ti preghiamo, una mano d’aiuto
          perché possiamo rafforzare la nostra declinante coscienza di popolo.
          Noi credenti, che per definizione ci chiamiamo popolo di Dio,
          sentiamo di dover offrire una forte testimonianza di comunione,
          sulla quale il mondo possa cadenzare i suoi passi.
          Tu, «honorificentia populi nostri»,
           rimanici accanto in questa difficile impresa.
           Non per nulla ti ripetiamo nel canto: «Mira il tuo popolo, o bella Signora».

   Santa Maria donna del popolo, insegnaci a condividere con la gente
   le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce
   che contrassegnano il cammino della nostra civiltà.
   Donaci il gusto di stare in mezzo, come te nel cenacolo.
   Liberaci dall’autosufficienza. E snidaci dalle tane dell’isolamento.
   Rendi giustizia ai popoli distrutti dalla miseria,
   e dona la pace interiore ai popoli annoiati dal l’opulenza.
   Ispira fierezza nei primi e tenerezza nei secondi.
   Restituiscili alla gioia di vivere.
   E intoneranno gli uni e gli altri, finalmente insieme, salmi di libertà.  

   

  T – Amen                                               (don Tonino Bello)

Sac: Madre di Gesù e madre nostra

Tutti: Guidaci a Cristo Via al Padre, Vita, Verità e salvezza di ogni uomo.

 

***Invocazione e canto allo Spirito

Per Gesù              Parola del Padre - Invito all’ascolto.

Guida: Gesù è parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto.”Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano” (Lc. 11,28)
Predisponiamo il nostro cuore all’ascolto, facciamo spazio a Colui che bussa alla porta della nostra vita e con la gioia di fare un incontro meraviglioso diciamo:

 

T:“Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”.    (1 Sam  3, 10).

 

 

 

 

 

 

Il sacerdote legge la Lettura biblica . (Mt 22,15-21)

 

ASCOLTA  LA  PAROLA

 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva ridotto al silenzio i sadducei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi.
Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: "Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno. Dicci dunque il tuo parere: È lecito o no pagare il tributo a Cesare?".
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: "Ipocriti, perché mi tentate? Mostratemi la moneta del tributo". Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: "Di chi è questa immagine e l'iscrizione?". Gli risposero: "Di Cesare".
Allora disse loro: "Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio".

Parola del Signore

 

 

T:“Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119, 105)

 

 

 *** Meditazione.

 

 

 

1° Lettore L'ostilità cresce nei confronti di Gesù e cercano di coglierlo in fallo. Se Gesù risponde che bisogna pagare le tasse a Cesare, va contro i desideri del popolo e passa per collaborazionista, se dice che non vanno pagate si mette contro l'autorità, e si può arrestare.
A prima vista sembra che la risposta di Gesù sia un abile escamotage, ma sapendo che Gesù non sente il bisogno di difendersi e non rinuncia mai a provare ad amare e aiutare i suoi interlocutori, anche se ostili, penso che bisogna guardare a questa risposta con più attenzione.
Per Gesù, Dio e Cesare sono su due piani diversi, e non possono essere antagonisti, tanto è vero che Cesare, anche volendo, non può uccidere Dio, e Dio, pur potendo, non vuole uccidere Cesare.

 

 

2° Lettore I suoi interlocutori fanno questa domanda perché per loro il mondo è diviso tra buoni e cattivi, e ognuno deve decidere con chi stare. Sono loro che sono incastrati da questa logica, che limita molto la loro libertà. Per Gesù esistono Dio Padre e le sue creature. Dare a Dio ciò che è di Dio, significa che riconosco che sono figlio di Dio. Questo ha il duplice vantaggio di farmi sapere chi sono e cosa sono chiamato a fare: sono figlio di Dio, e sono chiamato all'amore. Chi ama sa cosa deve dare a Cesare, perché corrisponde al collaborare per il bene comune.
Chi ama fa politica, perché fa delle scelte per il bene comune, e desidera collaborare con il cesare di turno, affinché le cose vadano sempre meglio, indipendentemente dal colore d'appartenenza. L'importante è essere disposti a rimetterci per il bene comune; in pratica ad amare.
Visto cosi, il potere di Dio e quello di Cesare non sono in antagonismo. Piuttosto, sono chiamati a collaborare.

 

                                                                               

3° Lettore - Dico anche che vivere in un paese dove il sistema tributario è organizzato è un lusso. Dove questo non è possibile, c'è miseria, violenza e ingiustizie. Bisogna combattere affinché queste tasse siano usate bene; ma un cesare che le organizzi, ci vuole, per le strade, la sanità, le scuole e tant'altro. Fare politica per il bene comune è una gran carità, fonte di molte sofferenze e amarezze. Provare per credere. E'molto più facile criticare chi fa politica che non farla.
Poter dare a Dio ciò che è di Dio e a Cesare ciò che è di Cesare, è bellissimo, perché è segno di libertà, di figliolanza, di fraternità. Il paradiso terrestre è una società fatta di figli di Dio che collaborano tra di loro, facendo una politica basata sulla solidarietà, sul mutuo aiuto. Mentre un mondo diviso tra buoni e cattivi, è un mondo destinato a vivere sempre in guerra.
Il pacifismo nasce dall'egoismo che promuove le guerre, la pace nasce dal dono di se. Signore mandaci il tuo Spirito affinché possiamo continuare a costruire questo tuo Regno, lavorando nella tua Vigna.

 

 

 

            *** Canto…….Silenzio, meditazione ***

 

Spunti per la meditazione e la preghiera


Come vivere dunque questa Parola di vita?

 

 

*** La Parola si fa preghiera ***

Al Padre …      - meta ultima della nostra vita.
Prova a trasformare quanto hai meditato, in preghiera al Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo per averti chiamato alla vita.
Proponi la tua preghiera ad alta voce condividendola con i fratelli e sorelle.
Le intenzioni saranno intercalate dalla seguente invocazione:
Del Tuo Spirito, Signore, è piena la terra.

 

 

 

Preghiera

 

 

Tutti: Nella pasta della storia, Signore,

nella piccola massa della cronaca quotidiana,

non  è facile distinguere

 il bene dal male, la decisione giusta da quella sbagliata,

l’atteggiamento buono da quello cattivo.

Non è neppure agevole distinguere ciò che è opera

degli uomini da quello che possiamo attribuire a te,  mio Dio.

Spesso, infatti tu, lavori in sordina, senza strepito.

  E poi continui a servirti  di noi per costruire un disegno

d’amore che sfidi il tempo.

Però chi ti ama, chi si porta nel cuore il vangelo di Gesù 

finisce col discernere le tue orme.

Aiutaci, Signore, non lasciarci soli,

alle prese con la storia, senza la tua luce. Amen

 

 

 

 

 

                *** Canto per la Benedizione eucaristica .  Tantum ergo

 

 

Tantum ergo Sacramentum
veneremur cernui      (si china il capo)
et antiquum documentum
novo cedat ritui:
praestet fides supplementum
sensuum defectui.

Genitori Genitoque   (si china il capo) laus et jubilatio,
salus honor, virtus quoque
sit et benedictio;
Procedenti ab utroque   
Compar sit laudatio. Amen.

Un sì grande sacramento
adoriamo prostrati
e l’antica legge
ceda al nuovo rito.
La fede offra soccorso
alla insufficienza dei sensi.

Al padre e al Figlio
siano lode e giubilo,
salute, onore e potenza
insieme a benedizione,
a Colui (lo Spirito Santo) che procede da entrambi
sia data uguale glorificazione.  Amen

 

 

 

 

 

 

Sac: Preghiera                                                        (solo il sacerdote in piedi)

 

Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell'Eucaristia ci  hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i  benefici   della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.     

 

T –Amen.

 

 

*** Dopo la benedizione ***

 

Tutti: Dio sia benedetto…

 

*** Canto per la comunione ***

 

 

 Un pensiero da portare a casa( insieme a questo foglio) per sentirci amati

 

Il Signore, Maria, l’ha scoperta lì. Nell’intreccio dei vicoli, profumati di minestre meridiane e allietati dal grido dei fruttivendoli. Tra le fanciulle che, dai pianerottoli colmi di gerani, parlavano d’amore. Nel cortile dove i vicini prolungavano nell’ultimo sbadiglio i racconti della sera, prima che si consumasse l’olio della lampada e risonasse il tintinnare dei chiavistelli e si sprangassero gli usci.L’ha scoperta lì. Non lungo i corsi della capitale, ma in un villaggio di pecorai, sconosciuto nell’Antico Testamento, anzi, additato al pubblico sarcasmo dagli abitanti delle borgate vicine: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». L’ha scoperta lì, in mezzo alla gente comune, e se l’è fatta sua.  ( Don Tonino Bello )