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calice

 

 

OASI  MARIANA  BETANIA – VIA COLLE PIZZUTO – ALVITO (FR)

 

SCUOLA DI PREGHIERA --- 2a Domenica di quaresima - Anno A

………………………….…… Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito

                 Adorazione  - giovedì 14 febbraio 2008

 

*** Canto di esposizione e invocazione di adorazione

 

Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento.                                                    Tutti: II Santissimo e Divinissimo Sacramento.                  gloria….

 

Con Maria……..

 

Sac: Il tempo della Quaresima e il dono che riceviamo in questo periodo particolare dell’anno liturgico ci chiedono di aprire il nostro cuore all’amore di Dio che ha il potere di trasformare la nostra vita e renderla, come quella di Maria, disponibile ai suoi progetti di amore. A lei, dunque, affidiamoci per lasciarci condurre come figli amati e prediletti.

Tutti:

Nel tempo di grazia iniziato in questa settimana, o Maria,
sentiamo ancora più forte la responsabilità
di far fruttificare nel nostro cuore la parola di Dio
lasciando scorrere su di essa i nostri pensieri,
le nostre azioni e tutta la nostra vita.
Accolto e vissuto come tempo di grazia,
questo periodo può diventare per noi un tempo forte
di crescita spirituale, di speranza e di comunione viva con Te, o Gesù,
che sei venuto tra noi per portarci la salvezza
e lo hai fatto percorrendo tu stesso un itinerario di crescita spiratale
che ti ha portato a conformare pienamente la tua volontà
a quella del Padre celeste.
Guardando te, o Gesù,
e cercando l’aiuto e la protezione di Maria, nostra madre,
vogliamo vivere questo tempo
nutrendoci di ogni parola che esce dalla bocca di Dio
e incamminandoci verso l’attuazione di quella speranza e carità
che il Papa ci ha ricordato e ci ha raccomandato proprio in questi giorni.
Gesù, Parola del Dio vivente,
riempi i nostri cuori della tua sapienza e del tuo amore. Amen

 

 

Sac: Madre di Gesù e madre nostra

Tutti: Guidaci a Cristo Via al Padre, Vita, Verità e salvezza di ogni uomo.

 

***Invocazione e canto allo Spirito

Per Gesù              Parola del Padre - Invito all’ascolto.

Guida: Gesù è parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano”. (Lc 11, 28).

T: E noi gli diciamo:“Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”.    (1 Sam  3, 10).

 

 

 

 

 

 

Il sacerdote legge la Lettura biblica . (Mt 17,1-9)

 

ASCOLTA  LA  PAROLA

    

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.  Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».  All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

 

 

T:“Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119, 105)

 

 

 *** Meditazione.

 

 

 

1L –- In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro

Il programma proposto da Gesù ai suoi seguaci: rinnegarsi e prendere la croce, aveva dovuto abbattere non poco gli apostoli, e perciò Egli, nella sua carità infinita, volle sollevarne lo spirito, con una manifestazione gloriosa, che doveva imprimersi nella loro mente per i giorni tristi che sarebbero venuti. Gesù prese con sé i suoi apostoli prediletti e non tutti gli apostoli perché avrebbero fatto pubblicità inopportuna; volle solo tre testimoni affinché avessero potuto sostenere la vacillante fede degli altri apostoli, scossa dalla continua propaganda ostile degli scribi e farisei.. Luca  precisa che Gesù era salito sul monte per pregare (Lc 9,28) e proprio mentre era in orazione, raccolto tutto nella gloria del Padre, il suo corpo fu reso glorioso dalla luce divina. Era uno spettacolo grandioso, ineffabile, che rapiva l’anima, e la trasfondeva tutta di pace, di godimento e di amore.

 

 

2L – Ed ecco apparve loro Mosè ed Elia

I tre apostoli furono presi da timore e subito dopo da una gioia interiore così grande che non sapevano esprimerla. Mosè ed Elia conversavano con Gesù, e come dice Luca, parlavano della sua dipartita dal mondo tra i dolori della Passione. Essi rappresentavano la Legge ed i Profeti, e parlavano del compimento di ciò che avevano predetto e figurato. Molto probabilmente Pietro aveva proposto di rimanere stabilmente su quel monte non solo per conservare quella felicità ma anche per sfuggire alle insidie di morte che si preparavano per Gesù. Egli non sapeva quello che stava dicendo, non potendo penetrare nei disegni del Signore. Avrebbe voluto dirigere gli eventi, prevenire quelli futuri, senza capire che doveva farsi guidare dalla parola del Signore, quella stessa parola sulla quale gettò le reti, che addirittura si ruppero per la grande quantità di pesci pescati, nonostante avesse faticato tutta la notte senza prendere nulla.

 

 

3L  Ed ecco una voce che diceva: “Questi è il Figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto, Ascoltatelo”

 

Dio stesso risponde all’ansietà degli apostoli. Una nube luminosa avvolse Gesù, Mosè ed Elia e dalla nube, che era segno della presenza di Dio, si sentì la voce placida, solenne e grandiosa del Padre. Non si trattava dunque di fare progetti, ma di seguire il Figlio divino ed ascoltarlo. Prevale ancora una volta l’invito del Padre che, pur manifestando tutta la propria vicinanza al Figlio, gli chiede di non sottrarsi al suo esodo verso Gerusalemme. Mistero della sofferenza, allora, quello racchiuso al cuore della stessa trasfigurazione: essa trova nel dinamismo pasquale di morte-risurrezione, di sofferenza-vivicazione, la propria logica. Agli apostoli ed a noi è chiesto di non fuggire dal nostro impegno quaggiù di uomini e cristiani sui quali splende la gloria di Dio.

 

 

            ***Canto…….Silenzio, meditazione

 

    

*** La Parola si fa preghiera.

 

Al Padre      - meta ultima della nostra vita.

Prova a trasformare quanto hai meditato, in preghiera al Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo per averti chiamato alla vita.

Proponi la tua preghiera ad alta voce condividendola con i fratelli e sorelle.

 

Le intenzioni saranno intercalate dalla seguente invocazione:

 

Donaci, Signore, la tua grazia: in te speriamo.

 

 

 

 

Preghiera

 

Una sosta, una sosta luminosa  nel cammino  che conduce verso Gerusalemme,
verso la tua passione, morte e risurrezione.
C’è un percorso doloroso da affrontare  e tu vuoi che i tre apostoli, almeno per un attimo,
contemplino il tuo volto trasfigurato,  la tua persona illuminata dallo splendore di Dio.
Una sosta in cui ricevere la voce del Padre  che invita ad ascoltarti,
perché tu sei il Figlio prediletto, la parola del Dio vivente.
Una sosta che fa nascere in Pietro
la tentazione di fermarsi, di non scendere più,
di restare per sempre sul monte per abbeverarsi alla tua luce.
Ma non è questo che tu vuoi:
tu sei deciso ad andare fino in fondo, a donarti, a spezzarti interamente.
Signore Gesù, tu la riconosci anche nella mia vita la perenne tentazione di trovare una scorciatoia
che conduca alla risurrezione senza passare attraverso la sofferenza.
Signore Gesù, tu sai quanto faccio fatica a rimanerti fedele nel tempo della prova,
ad affrontare la mia parte di sacrificio.
Sostieni i miei passi con il ricordo di quella luce
che hai donato anche a me sul monte della Trasfigurazione.

 

(A. Pinizzotto)

 

 

 

 

 

                *** Canto per la Benedizione eucaristica .  Tantum ergo

Adoriamo dunque prostrati

un sì grande mistero

e l’antica legge ceda

al nuovo rito.

La fede offra soccorso

alla insufficienza dei sensi.

 

Al padre e al Figlio

siano lode e giubilo,

salute, onore e potenza

e benedizione,

uguale glorificazione sia a Colui (lo Spirito Santo)

che procede da entrambi.  Amen

 

 
Tantum ergo Sacramentum

veneremur cernui (si china il capo)

et antiquum documentum

novo cedat ritui:

praestet fides supplementum

sensuum defectui.

 
Genitori Genitoque (si china il capo)

laus et jubilatio,

salus honor, virtus quoque

sit et benedictio;

Procedenti ab utroque 

Compar sit laudatio. Amen.   

 

 

Sac: Preghiera                                                        (solo il sacerdote in piedi)

 

Concedi, o Dio Padre, ai tuoi fedeli di innalzare un canto di lode all’Agnello immolato per noi e nascosto in questo santo mistero, e fa’ che un giorno possiamo contemplarlo nello splendore della tua gloria. Per Cristo nostro Signore.

T –Amen.

 

 

***Dopo la benedizione:

 

Tutti: Dio sia benedetto…

 

*** Canto per la comunione.